Sommario:
Pochi giorni fa, con la sentenza n. 12 del 30 gennaio 2018, la Corte Costituzionale ha cambiato idea rispetto alla sua sentenza sul blocco della perequazione ed ha invece dichiarato INCOSTITUZIONALE una legge retroattiva che mirava a salvare l’INPS in una causa che aveva già perso.
Stavolta la Corte Costituzionale ha dovuto ammettere che la Corte europea dei diritti dell’uomo è contraria “all’ingerenza del potere legislativo nell’amministrazione della giustizia al fine di influenzare l’esito giudiziario di una controversia”.
Ma perché questa volta la Corte ha dato torto all’ INPS ? Perché stavolta costava poco.
Infatti, si legge in questa sentenza che stavolta i costi “pari a circa 45 milioni di euro […] non risultano tali da incidere in modo significativo sulla sostenibilità del sistema previdenziale e sugli equilibri della finanza pubblica”.
Chiaro?
Comunque dopo questa sentenza siamo ancora più fiduciosi nei nostri ricorsi a Strasburgo.
Poiché la sentenza di Strasburgo è valida solo per chi ha fatto causa (e non per tutti gli altri), lo Stato italiano risparmierà comunque un sacco di soldi.
D’ altra parte anche sul sito della Corte Costituzionale nell’ ottobre 2013 il suo Centro Studi scrisse che a Strasburgo “ogni qual volta i Giudici hanno affrontato nel merito la questione del rispetto dei limiti convenzionali all’efficacia retroattiva delle leggi, hanno pronunciato una sentenza di condanna per l’Italia”, aggiungendosi che la Corte di Strasburgo “sottolinea che le considerazioni economiche non possono giustificare da sole che il potere legislativo si sostituisca ai tribunali nella definizione delle controversie”.
Clicca qui per scaricare il volume dei precedenti di Strasburgo sul sito della Corte Costituzionale
ULTERIORI CHIARIMENTI
La Legge Fornero (che aveva congelato l’aggiornamento delle pensioni negli anni 2012 e 2013), era stata dichiarata incostituzionale con la sentenza n. 70/15 della Corte, che aveva affermato che ai pensionati spettava un aumento del 5-6% della pensione (clicca qui per i conteggi).
Subito dopo però il governo aveva bloccato l’efficacia della sentenza emanando il Decreto Legge n. 65 del 2015, che aveva escluso in tutto od in parte gli aumenti già riconosciuti dalla Corte Costituzionale.
Numerosi Giudici avevano però affermato che il governo Renzi non poteva interferire sulla sentenza della Corte Costituzionale n. 70 del 2015, che aveva dichiarato illegittima la Legge Fornero (clicca qui).
Senonché purtroppo la Corte Costituzionale (sent. 250 del 2017), ha purtroppo convalidato l’operato del governo, giustificandosi con la situazione dei conti pubblici italiani.
Non è la prima volta che questo capita in Italia, ma in altre casi analoghi la Corte Europea di Strasburgo ha poi condannato lo Stato italiano a pagare ai pensionati il dovuto.
Le sentenze di Strasburgo sono scaricabili cliccando qui.
È questa la strada che noi vogliamo oggi percorrere anche per la Legge Fornero.
COSA FAREPer ottenere giustizia alla Corte di Strasburgo è necessario che ogni interessato presenti un suo ricorso personale a Strasburgo ENTRO SEI MESI dalla sentenza della Corte Costituzionale. La sentenza della Corte di Strasburgo vale solo per chi ha fatto causa entro i sei mesi, e NON si riflette sui tutti gli altri che sono rimasti inerti. |
COSA CHIEDIAMO A STRASBURGO
Nei nostri ricorsi collettivi vengono richiesti per i ricorrenti questi diritti:
- gli aumenti e gli arretrati spettanti (vedi l’ apposita tabella)
- i danni “morali” a titolo di c.d. “equa riparazione” in base all’ art. 41 della CEDU
- gli interessi moratori.
COME PARTECIPARE
Per presentare questo ricorso ogni interessato deve firmare la delega ed il modulo di incarico al nostro Studio, cliccando sul pulsante qui sotto:
Avendo ricevuto moltissime richieste, abbiamo cercato di ridurre al minimo le spese, soprattutto per coloro che già ci avevano conferito il mandato per difenderli in Italia davanti alla Corte Costituzionale.
L’importo da noi richiesto, di molto inferiore a quello indicato da varie associazioni, è il seguente:
COSTO DELLA PARTECIPAZIONE ALLA CAUSA | ||
Soggetti | Onorari | Totale |
Chi ha già promosso la causa con lo Studio Iacoviello | € 100 | € 126,88 |
Chi NON ha mai promosso la causa con lo Studio Iacoviello (anche se l’ ha promossa con altri avvocati) | € 130 | € 164,94 |
PER OGNI DUBBIO
- Per esaminare i precedenti della Corte di Strasburgo clicca qui.
- Per specifiche domande vai alla pagina delle “Domande Frequenti – FAQ“
- Per esaminare i conteggi spettanti clicca qui
- Per scaricare la modulistica clicca qui
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