Intesa San Paolo


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La Capogruppo Intesa Sanpaolo ha incorporato (o comunque acquisito il controllo) di numerose altre Banche, le cui problematiche sono consultabili ai seguenti link:

La storia essenziale di Intesa Sanpaolo

Banca Intesa nacque nel 1998 dall’integrazione della “Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde” (Cariplo) con il “Banco Ambroveneto” (derivante dalla fusione tra Banco Ambrosiano e Banca Cattolica del Veneto).
Nel 1999 nel “Gruppo Intesa” entrò l’ex BIN “Banca Commerciale Italiana”.
Con la successiva fusione, avvenuta nel maggio 2001, il gruppo assunse la denominazione di “IntesaBci“. Nel dicembre 2002 l’assemblea deliberò, con effetto dal 1º gennaio 2003, la modifica della denominazione sociale in “Banca Intesa”.
Il 24 agosto 2006 venne annunciato un progetto di fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI, che il 1º dicembre 2006 venne approvato dalle assemblee degli azionisti delle due banche.
Il 2 gennaio 2007 la fusione divenne operativa, facendo così nascere Intesa Sanpaolo, la prima banca italiana, e una delle principali nell’area dell’euro.
Ha sede legale a Torino e sede secondaria a Milano.
La nuova società bancaria è amministrata secondo il modello dualistico, sistema di derivazione germanica, introdotto con la Riforma del diritto societario del 2003, che vede la compresenza di un Consiglio di sorveglianza (che esercita molti poteri tradizionalmente riservati all’assemblea) e di un Consiglio di gestione.
Nel 2007, a seguito della fusione tra Sanpaolo IMI e Banca Intesa, per motivi antitrust Intesa Sanpaolo è stata costretta a cedere il controllo delle banche al dettaglio Cariparma e Banca Popolare FriulAdria (654 sportelli in tutto) che sono state cedute al Crédit Agricole, già azionista di Intesa Sanpaolo (con il 18%) fin dal 1990 (Banco Ambrosiano).
Nel 2008 si è perfezionata l’OPA nei confronti della Cassa di Risparmio di Firenze, che successivamente è stata delistata.
A ottobre 2010 Intesa SanPaolo ha rilevato il 79% di Banca Monte Parma, l’integrazione è diventata operativa dal febbraio 2012.
Nel 2011 la Cassa di Risparmio della Spezia (CARISPE) è stata ceduto al gruppo Cariparma/Credit Agricole. Nel mese di dicembre 2011 Intesa Sanpaolo ha comunicato che ad ottobre 2012 è prevista, tramite l’accorpamento delle attuali banche dell’Umbria, la creazione della C.R. Umbria.
Dal 15 aprile 2013 la Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno è stata accorpata alla Banca dell’Adriatico, pur mantenendo la sede sociale.
Dal mese di Novembre 2014 la Cassa di Risparmio di Venezia e la Banca di Credito sardo sono state incorporate in Intesa Sanpaolo.