Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele per le Province Siciliane
Le vicende societarie della “Sicilcassa” sono ricostruite qui
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– Gli Statuti
– Lo Statuto del 2008 con modifiche del 2011 e 2012 si trova qui
– Lo Statuto del 2008 con modifiche del 2011 si trova qui
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– GRUPPI E SINDACATI
I gruppi Facebook sono i seguenti:
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Le vicende societarie della “Sicilcassa”
La Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele delle Province Siciliane (CCRVE) il 26/12/91 viene conferita alla SpA Sicilcassa, in virtù dell’atto di costituzione e conferimento dell’azienda bancaria del 26/12/1991.
La SpA Sicilcassa venne posta in liquidazione con atto di cessione del 6/9/97:
Acquisizione attività e passività Sicilcassa S.p.A. in liquidazione (Società iscritta nel Registro delle Imprese di Palermo al n. 38759 del Tribunale di Palermo, codice fiscale 03989900828) da parte del Banco di Sicilia S.p.A.. (Atto Notaio Ugo Serio in Palermo – repertorio n. 49.038). (Avviso GURI dell’11.09.1997 – Foglio delle inserzioni – n. 212).
I Liquidatori cedettero l’ azienda nella sua globalità con tutti gli sportelli, i dipendenti, le attività e passività al Banco di Sicilia Spa.
Per salvaguardare pienamente i dipendenti venne emanato pochi giorni l’ apposito Decreto Legge 9 settembre 1997, n. 292, convertito nella legge 8 novembre 1997, n. 388,
che all’ art. 1 prevedeva che “i dipendenti della Sicilcassa assorbiti dal Banco di Sicilia mantengono il trattamento economico e normativo di spettanza nell’impresa di provenienza, così come modificato dalle intese del 30 settembre 1996, che conservano gli effetti per il loro intero contenuto. Gli obblighi informativi previsti dal comma 1 dell’art. 47 della legge 29 dicembre 1990, n. 428, e dalla contrattazione collettiva sono assolti entro novanta giorni dalla cessione dell’azienda bancaria in crisi.”
Tutte le obbligazioni, fra l’ altro, relative al TFR sono quindi passate al Banco di Sicilia Spa, sia in forza della suddetta convenzione 6.9.1997, sia dell’ art. 2112 cod. civ., e sia del suddetto Decreto Legge 292/1997.
La Corte di Cassazione ha ripetutamente confermato tale passaggio delle obbligazioni, da ultimo ancora con sentenza Cass. 21806/13 della Sezione Lavoro, e ancora con la sentenza in materia fallimentare Cass. 10456/14.
Successivamente il Banco di Sicilia SpA si fuse per incorporazione nella Banca di Roma SpA, il 1° luglio 2002 (Atto Notaio Gennaro Mariconda in Roma del 18.06.2002 – repertorio n. 41724, raccolta n. 11058).
Dal 1° luglio 2002 la Banca di Roma SpA muta la denominazione in Capitalia SpA, deliberata dall’Assemblea straordinaria del 16 maggio 2002 – Atto Notaio Gennaro Mariconda del 16 maggio 2002 – Rep. 41580/Racc. 11012 – Efficacia dell’atto 1° luglio 2002.
Capitalia SpA venne poi incorporata da Unicredit SpA dal 1° ottobre 2007 , con Atto di fusione per incorporazione di Capitalia SpA in Unicredito SpA – Atto Notaio Piergaetano Marchetti del 25 settembre 2007 Rep.18332/Racc.5864 – Efficacia dell’atto 1° ottobre 2007
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